Infini T Force

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Infini T Force

Un prodotto nuovo, ma dal sapore incredibilmente retrò. Tatsunoko potrebbe suonare “nuovo” e anonimo alle orecchie dei ragazzini di oggi, ma per tutti coloro che hanno vissuto negli anni ‘80, questo nome riporta alla mente supereroi in divise aderenti, pettinature cotonate, pantaloni a zampa, umorismo demenziale, grandi drammi e tanta tanta nostalgia.

Storico studio di animazione giapponese, la Tatsunoko è nata nei primi anni ‘60 grazie al visionario Tatsuo Yoshida che creò serie fantascientifiche con mitici supereroi, dando vita a personaggi ormai entrati in modo indelebile nella storia dell’animazione; personaggi che, con le loro gesta, la lealtà e il loro spiccato senso di giustizia, hanno contribuito ad insegnarci importanti valori di vita.

“Infini-T Force” realizzato nel 2017 per festeggiare il 55° anniversario della Tatsunoko – a sua volta tratto da un Manga omonimo – attraverso i loro personaggi più iconici: parliamo di Hurricane Polymar, Gatchaman, Tekkaman e Kyashan. Fin dal suo annuncio il mio cuore bambino aveva fatto le capriole, ma vedendo poi lo stile grafico (completamente in CG) molte erano le perplessità. Come sarebbero stati resi su schermo e come avrebbero interagito questi eroi, così simili ma molto distanti tra loro, per personalità, forza e carisma?

Fortunatamente sono bastati pochi minuti di visione per rimanere imprigionati nel canovaccio proposto, sentire empatia per questi amici ritrovati, e per apprezzare le scelte fatte per riportarli tra noi. Partiamo dall’aspetto visivo: abbandonati i cari disegni che gli hanno dato i natali, increduli di quanto siano ancora dinamici anche senza il tratto sporco e le linee cinetiche tipiche dei loro anni. Certo, non è facile da accettare fin da subito, ma diventa lapalissiano di quanta cura è stata riposta, e soprattutto, non si può non rimare affascinati dal restyling delle loro armature, non più dei semplice body paint, ma vere e proprie strumenti da battaglia, con placche e rilievi, giunture e tanti elementi che ne conferiscono mascolina potenza e gratificante resa visiva. Mostra più il fianco, invece, sulle figure umane, un po’ troppo plasticosi e freddi, anche se le animazioni facciali e le movenze sono più umane ed espressive di tanti attori “veri”, fanno presto passare in secondo piano questo deficit. Chiudiamo con due parole sull’accompagnamento musicale: fa il suo dovere, ma merita menzione particolare la bellissima sigla, tremendamente Giapponese alla vecchia maniera, un bel pop trascinante, una scelta azzeccata.

Finora abbiamo analizzato il prodotto con la testa, ma a cuore come siamo messi? I nostri Eroi sono proprio loro, anche se un po’ più attempati di come li avevamo lasciati, soprattutto Ken, qua dall’aspetto di un trentenne brizzolato, che fa da leader al gruppo, rispettano la loro caratterizzazione originale, e semmai ne rappresenta lo sviluppo. Molto di più di altri remake e rivisitazioni delle rispettive serie usciti nel corso degli anni, dove erano rimasti congelati nei loro cliché, dove lasciavano il fianco scoperto a storie banali che non proponevano nulla di nuovo.

Infini-T Force non solo riunisce questi eroi classici, ma sembra che essi siano sempre esistiti per fare gruppo. Molto di più dei famosi Vendicatori americani, questi eroi si combinano perfettamente e uniti formano una squadra unica e perfettamente funzionante. Le scene di combattimento sono dinamicamente avvincenti, fanno tutte quelle mosse che siamo sempre stati abituati a vedere, in uno scambio di ruoli coerente. Poi c’è tutta la parte di siparietti e scene di vita, tipici dei prodotti Tatsunoko: anche qua il gioco regge, ritroviamo tutte quelle situazioni leggere e divertenti che si intercalano perfettamente nella storia, ne spezzano il ritmo e danno quel giusto equilibrio.

Prodotto quindi per vecchi otaku o per nuove generazioni? Infini-T Force è in buona parte un omaggio ai vecchi fan, che finalmente possono rivedere i beniamini evolversi nella personalità e nello spirito, ma è anche un toccasana per le new generation: nel mare di produzioni mainstream a volte inutilmente complesse, con eroi e personaggi fin troppo complessati, vedere degli Eroi classici, senza macchia e paura, con il cuore che arde di pura giustizia, che possono combattere anche senza poteri e vincere le loro battaglie interne senza cadere nella polvere, sia quanto mai gratificante e forte di un messaggio di ottimismo e rivincita che oggi troppo spesso manca.

Concludendo, questo anime è figlio dei tempi che cambiano, ma che mantiene la sua identità, consiglio a tutti di guardare questo Infini-T Force, non vi deluderà.

Mauro

Mauro Corbetta

È un ologramma creato dalla Cultura Pop e dal (pessimo) umorismo milanese, ma se ce abbastanza corrente diventa vero in tutti i sensi. Tornerà?

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