Invasioni e Immunità secondo Will McCarthy

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La nuova genesi dell'umanità raccontata da un calzolaio spaziale

Microgenesi è la cronaca di un viaggio di un gruppo di persone selezionate per una missione all’interno del sistema solare, verso Terra, Venere e Marte, pianeti dai quali l’umanità come la conosciamo è stata cacciata.
Nell’anno 2106 le microscopiche macchine sono sfuggite al controllo e hanno cominciato a perpetuarsi autonomamente, diventando un pericolo per gli esseri umani, trasformandosi in spore meccaniche che tutto divorano e mutano in qualcosa di incomprensibile. Non tutti però combattono ciecamente le Micore, gruppi di umani si pongono domande, sono gli adepti dei Templi, orientati a guardare alla tecnogenesi come un evento evolutivo da comprendere.
 
Fuggiti sulle Lune dei pianeti esterni, fra tutti il gigante Giove, i superstiti hanno trovato il modo di difendersi con un sistema che chiamano “Immunità”. In realtà altre spore meccaniche che contrastano l’invasione di quelle sfuggite al controllo. Ovviamente come ogni sistema di difesa anche Immunità è soggetto a casuali penetrazione dalla Microgenesi. Le Micore sono ormai una forma di vita che tende a espandersi sempre più.
 
Il romanzo è il racconto con la voce narrante di John Starsheim un calzolaio, così definisce se stesso, con l’hobby del giornalismo. Poiché i suoi notiziari sono molto seguiti, viene reclutato per narrare la storia della missione dell’astronave Louis Pasteur, diretta verso l’interno del sistema solare, con lo scopo di collocare dei rilevatori nelle calotte polari di Marte e Terra per studiare l’evoluzione delle Micore. Apparentemente povero di azione il romanzo presenta la situazione di un gruppo di persone chiuse nell’ambiente claustrofobico di una piccola astronave, con gli inevitabili contrasti e le conseguenti sfaccettature psicologiche fra i vari componenti.
 
I colpi di scena sono più dovuti a contrasti emotivi fra i vari componenti dell’equipaggio e alle considerazioni sulla natura della tecnogenesi. Solo nella parte finale c’è una breve ma intensa battaglia spaziale fra la complessa vita tecnogenica e la piccola Louis Pasteur mentre si avvicina ai pianeti interni.
 
Will MacCarthy con questo romanzo ci pone davanti a considerazioni sui pericoli di una tecnologia che si fa sempre più complessa, al punto da prendere il sopravvento sulle azioni umane. In sostanza un romanzo interessante dal lato psicologico e scientifico più che avventuroso, una space opera quasi filosofica e poco militaresca. Un finale forse poco sorprendente, ma rappresentativo di una visione di convivenza meno imperialista e più democratica. Buono.
 
Giuseppe Ferri
 
 
MICROGENESI
 
Titolo Originale
Bloom
(1988)
Traduzione di Giorgia Gatta
Pag.314 
Solaria – N°5 – (Maggio 2000)
Fanucci Editore

Gianlorenzo Barollo

È un alter ego professionale attratto dall’amatorialità e gran cultore del perseverare nell’errore che ci fa umani. Per pochi ma belli è noto come autore del bestial seller “I pensierini di Mosè” e di “Triscaidecafobia”.

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