Guy Compton e la morte che arriva dalle alte quote

“E Scese la Morte” è un romanzo che risente molto del periodo della Guerra Fredda. Parrebbe un romanzo distopico superato, ma quanto accade in Ukraìna attualmente fa si che questo romanzo torni a essere di attualità sia presente che futura. L’imperialismo Russo ha bisogno costantemente di un nemico alle porte per evitare la dissoluzione della federazione Russa.
Nel romanzo lo scenario è quello di un immaginario 1979, in una base dell’aeronautica militare americana in Inghilterra. Il capitano Donald Morrison è sposato e con la moglie vive in un sobborgo Inglese presso la base dove conduce un addestramento per future missioni aeree.
C’è una strana epidemia mortale che colpisce una particolare categoria di persone, un morbo
sconosciuto che non lascia scampo. Tutto il mondo ne è colpito e non si intravvede una soluzione. Chi abita presso la base militare però non pare esserne colpito. Le missioni aeree si svolgono ad altissima quota, rilasciando scie nel cielo, e quando gli aerei casualmente violano i confini di altri paesi, anche se intercettati vengono lasciati in pace. Inoltre coloro che a terra fanno troppe domande su quelle missioni particolari, vengono allontanati dalla base o promossi ad altri lavori in luoghi sperduti.
Coloro che fanno troppe ricerche su un ematologo cinese, un certo Cho Mien Chiang, un brillante studioso divenuto medico personale del presidente cinese e misteriosamente
assassinato, si trovano davanti a un muro di notizie vaghe e inconcludenti.
Scritto con uno stile sobrio, con personaggi per nulla empatici, o addirittura scostanti, che non suscitano certo simpatia nel lettore, come già ne “L’Occhio Insonne” i vari personaggi del romanzo rivelano lentamente un’anima profondamente meschina, se non fascistoide. Partendo da un paesaggio bucolico, tipico della provincia inglese, David G. Compton ci inoltra lentamente in un mondo sovraffollato e malato, dove la misteriosa epidemia pare svolgere un lavoro di selezione naturale; ma sarà poi così?
Leggendo questo romanzo del 1967 ( e per quanto ne so mai ristampato) si ha l’impressione che sia stata la base sulla quale si sono costruite le fantasie paranoiche sulle “terribili e pericolose” scie nel cielo che gli aerei lasciano dietro di sé. Evidentemente non tutti sanno distinguere una storia da romanzo dalla realtà, e non tutti a scuola sono stati attenti mentre si spiegava la fisica che muove i venti, gli effetti dei vuoti d’aria e delle correnti fredde e calde che si scontrano nell’alto dei cieli. Ma si sa, anche nella Bibbia, Adamo ed Eva hanno creduto più alle parole bugiarde e suadenti del serpente che alla parola di Dio.
Da Leggere.
Giuseppe Ferri
E Scese la Morte
Titolo Originale
The Quality of Mercy (1967)
Traduttore: Piero Anselmi
Pag. 191
Galassia 237 – (1979)
Editore La Tribuna. Piacenza